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Il 30 Giugno 2019, per la prima volta nella storia, un presidente statunitense in carica è entrato in territorio nordcoreano. La stretta di mano tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un c’è stata.
Il leader nordcoreano ha accettato di incontrare Trump al confine tra le due Coree, nella zona demilitarizzata Dmz. Il capo della Casa Bianca ha poi attraversato da solo il confine su invito di Kim, camminando per pochi metri prima di raggiungere la strada, fermandosi per una nuova e robusta stretta di mano.
L’incontro, che Trump aveva suggerito in un tweet inviato durante il summit del G20 in Giappone, potrebbe rinvigorire i colloqui in stallo sul programma di armi nucleari della Corea del Nord e sulle sanzioni. Il colloquio, frettolosamente organizzato nella zona denuclearizzata tra le due Coree, è stato il terzo tra i due leader dopo il summit del Giugno 2018 a Singapore e il loro secondo vertice nella capitale vietnamita Hanoi del Febbraio 2019, chiuso con un nulla di fatto. E potrebbe anche rilanciare il capo della Casa Bianca nella corsa, appena iniziata, per le presidenziali del 2020.
Le parole del leader statunitense
“Passare al di là della linea è stato un grande onore”, ha replicato Trump, sostenendo che quella con Kim è “una grande amicizia”. Il presidente americano, nel corso del breve incontro nel villaggio di confine di Panmunjom, ha invitato Kim negli Stati Uniti e lo ha ringraziato per aver accettato l’incontro. Trump ha anche spiegato che gli staff dei due paesi inizieranno a lavorare nelle prossime due o tre settimane per “vedere se sia possibile o meno fare qualcosa”. I due, secondo quanto riferito dal presidente al termine dell’incontro, avrebbero infatti convenuto sulla decisione di creare un team di lavoro “per mettere a punto i dettagli” di un accordo per il quale “la rapidità non è l’obiettivo” quanto piuttosto “raggiungere un accordo esaustivo”.
Le parole del leader nordcoreano
Il leader nordcoreano ha detto che non si sarebbe mai aspettato di incontrare il presidente statunitense nel proprio Paese. Kim Jong-un si è detto molto sorpreso dell’invito all’incontro di Donald Trump, arrivato via Twitter, ma ha riconosciuto che quanto accaduto avrà un influsso positivo per le future relazioni tra i Paesi. “Questo luogo è un simbolo della sfortunata storia del passato. Per le due Coree, avere l’opportunità di incontrarti di nuovo qui è molto significativo. Significa che possiamo sentirci a nostro agio e incontrarci con una positiva disposizione di spirito. Credo – ha continuato ancora Kim – che questo possa avere una positiva influenza in tutte le nostre discussioni future”.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)