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Una serie di violente esplosioni si sono verificate nel pomeriggio del 3 Luglio dal cratere del vulcano Stromboli. Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. La caduta di lapilli ha provocato degli incendi nella zona dei canneti.
C’è una vittima
C’è una vittima: si tratta di è Massimo Imbesi, 35enne originario di Milazzo che stava facendo un’escursione nella zona sommitale del vulcano. Era con un amico brasiliano che è rimasto ferito in maniera non grave.
Attivata l’unità di crisi
Il prefetto di Messina ha attivato l’unità di crisi per il monitoraggio continuo della situazione e la definizione degli interventi di soccorso alla popolazione sull’isola. Il ministro dell’interno Matteo Salvini sta seguendo la situazione.
Esplosioni più forti dal 1985
Le due esplosioni che alle 16:46 hanno scosso lo Stromboli “sono tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985”. L’ha riferito il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Eugenio Privitera. Simili attività definite parossistiche erano state registrate nel 2003 e 2007: “Sono fenomeni abbastanza rari, perché lo Stromboli è caratterizzato da un’attività continua ma a bassa energia”. Il fenomeno “si può considerare sostanzialmente concluso”, ma non è possibile prevedere se ci saranno delle repliche perché non esistono segnali precursori che annunciano questi eventi. “Sono fenomeni imprevedibili, di conseguenza non si possono fare scenari”, ha sottolineato l’esperto.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)