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Per la prima volta, onde di diversa natura – elettromagnetiche e gravitazionali – provenienti dalla stessa sorgente sono state rilevate ed osservate da fisici e astronomi.
I dati raccolti dai telescopi indicano che è stata osservata la fusione di due stelle di neutroni, un evento che implica la produzione di enormi quantità di energia con la conseguente dispersione di elementi come oro e platino nell’Universo.
La scoperta è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa presso il National Press Club di Washington, negli Stati Uniti, alle 10 di lunedì 16 Ottobre.
L’evento è avvenuto a 130 milioni di anni luce da noi, alla periferia della galassia NGC4993, in direzione della costellazione dell’Idra. Le due stelle di neutroni, a conclusione del loro inesorabile e sempre più frenetico processo di avvicinamento, hanno spiraleggiato una intorno all’altra, emettendo onde gravitazionali che sono state osservate per circa 100 secondi.
Quando si sono scontrate hanno emesso un lampo di luce sotto forma di raggi gamma, osservato nello spazio lo scorso 17 Agosto, circa due secondi dopo l’emissione delle onde gravitazionali dal satellite Fermi della NASA e quindi confermato dal satellite Integral dell’ESA. Nei giorni e nelle settimane successive allo scontro cosmico è stata individuata l’emissione di onde elettromagnetiche in altre lunghezze d’onda, tra cui raggi X, ultravioletti, luce visibile, infrarossi e onde radio.
Dai residui dell’esplosione si è sollevata una nube di polvere d’oro, tanta quanta dieci volte la massa della Terra. Le nuove osservazioni basate sulla luce mostrano che in queste collisioni vengono creati gli elementi pesanti che poi si distribuiscono nell’Universo.
Ecco il video ufficiale postato dalla NASA:
For the first time, scientists saw a gamma-ray burst caused by neutron stars colliding & saw the gravity wave: https://t.co/1QhDy9v4TG pic.twitter.com/aTHSBuxumA
— NASA Goddard (@NASAGoddard) 16 ottobre 2017
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)