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Il rumore rilevato mercoledì scorso dalla zona dove si trovava l’Ara San Juan, il sottomarino argentino scomparso da giorni nell’Atlantico meridionale, è stata “un’esplosione”. L’ha annunciato il portavoce della Marina militare, Enrique Balbi.
Nelle scorse ore, Balbi aveva parlato di “un nuovo indizio” nella ricerca del San Juan, “un’anomalia idro-acustica, un rumore” rilevato lo scorso 15 Novembre, intorno alle 11 del mattino (le 15 in Italia), circa 30 miglia a nord dal punto dal quale il San Juan si era messo in contatto per ultima volta con il comando della Marina quattro ore prima.
L’analisi di questo rumore, ha precisato il portavoce militare, ha permesso di stabilire che si trattava di “un evento anomalo, singolare, breve, violento e non nucleare”, cioè “un’esplosione”.
L’informazione è stata data ai famigliari dei 44 uomini a bordo del San Juan, riuniti nella base navale di Mar del Plata, che sono usciti dalla struttura in lacrime e abbracciandosi.
Il mistero del sottomarino argentino scomparso
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)