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Il PIL italiano è aumentato dello 0,5% nel terzo trimestre del 2017 rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% su base annua. Lo rileva l’ISTAT nella stima preliminare sul Prodotto Interno Lordo. I dati sono corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. La variazione acquisita del PIL, quella che si registrerebbe in caso di crescita congiunturale nulla negli ultimi tre mesi dell’anno, per il 2017 è pari all’1,5%. Sarebbe così già centrata la previsione del governo, contenuta nella nota di aggiornamento al DEF, che appunto indica per l’anno in corso un rialzo dell’1,5%.
La crescita del PIL nel terzo trimestre del 2017 accelera rispetto al trimestre precedente, passando da +0,3% a +0,5%. L’ISTAT sottolinea che si tratta della tredicesima variazione congiunturale positiva, ovvero sopra la soglia “zero”. Non solo, il dato tendenziale, pari al +1,8%, risulta il più alto dal secondo trimestre del 2011, ovvero da oltre sei anni.
Guardando al dato in valore assoluto, il PIL del trimestre risulta pari a 400 miliardi e 547 milioni di euro. Si torna così a superare una cifra tonda, dopo un lungo periodo passato sotto i 400 miliardi di euro. Si tratta infatti del valore più alto da quasi sei anni, ovvero dall’ultimo trimestre del 2011.
Il PIL dell’Italia nel terzo trimestre del 2017 ha mostrato una crescita superiore a quella del Regno Unito (0,4%), ma inferiore a quanto fatto dagli Stati Uniti (0,7%). Anche su base tendenziale fa peggio di noi (+1,8%) il Regno Unito: mentre si è registrato un aumento del 2,3% negli Stati Uniti.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)