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Sono sbarcati i 137 migranti dalla nave Diciotti, dopo cinque giorni trascorsi sul pattugliatore della Guardia Costiera ormeggiato nel molo di Levante del porto di Catania. I primi a scendere sono stati 12 giovanissimi, che sono stati presi in consegna da personale della Croce Rossa italiana. Dopo l’identificazione sono stati trasferiti nell’hot-spot di Messina in attesa della successiva distribuzione tra Chiesa cattolica, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno.
Salvini indagato
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. Indagato anche il capo di Gabinetto del Viminale. Secondo i magistrati, avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave Diciotti a cui, da giorni, è vietato scendere dall’imbarcazione ormeggiata nel porto di Catania. “La Procura di Agrigento, al termine dell’attività istruttoria compiuta, ha deciso di passare a noti il fascicolo, iscrivendo due indagati e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo”, scrive il procuratore in una nota.
Conte e il nulla di fatto a Bruxelles
“Siamo al lavoro per porre una riserva all’adesione dell’Italia al piano finanziario pluriennale in corso di discussione. A queste condizioni, l’Italia non ritiene possibile esprimere adesione a un bilancio di previsione che sottende una politica così incoerente sul piano sociale”. L’ha scritto in un post su Facebook il premier Giuseppe Conte, sottolineando: “L’incontro a Bruxelles in tema di immigrazione, che si è concluso con un nulla di fatto, non è una sconfitta dell’Italia, come qualcuno superficialmente ha scritto. È una sconfitta dell’Europa”. E ancora: “Questo governo esprime una politica sull’immigrazione rigorosa e coerente, ma non abbandona a se stesse persone che sono in pericolo di vita o comunque versano in condizioni critiche. I numeri ci danno ragione. Gli sbarchi sono diminuiti dell’85%, se compariamo questo periodo di governo con il medesimo lasso temporale dell’anno precedente. Con questo governo il Mediterraneo non è più il cimitero dei migranti senza nome”.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)