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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e il ministro dell’Interno, Marco Minniti. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha presentato per la firma i seguenti atti deliberati dal Consiglio dei Ministri:
- Il decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 4 Marzo 2018, nonché di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 23 Marzo 2018.
- Il decreto di assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni per il Senato della Repubblica.
- Il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e delle ripartizioni al territorio della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni della Camera dei Deputati.
Il capo dello Stato ha firmato i suddetti decreti, che sono stati controfirmati dal presidente del Consiglio dei Ministri e dal ministro dell’Interno.
Il decreto di scioglimento delle Camere
Precedentemente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, aveva firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Subito dopo, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, si era recato dai presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per comunicare il provvedimento di scioglimento delle Camere.
L’incontro di Mattarella con Gentiloni, Grasso e Boldrini
Nel pomeriggio del 28 Dicembre, in seguito alla conferenza stampa di fine anno del premier Paolo Gentiloni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha ricevuto al Quirinale. Successivamente, come da prassi, il capo dello Stato ha ricevuto il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, e la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini. A loro ha chiesto un parere sulla decisione che si appresta a prendere di sciogliere le Camere in vista delle prossime elezioni. Tale parere è obbligatorio, perché il passaggio è sancito dall’articolo 88 della nostra Costituzione, ma non vincolante per l’inquilino del Colle. Mattarella, ascoltati Grasso e Boldrini, provvederà quindi al decreto di scioglimento del Parlamento che dovrà essere controfirmato da Gentiloni stesso.
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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)