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Sergio Marchionne è morto, ma già lo scorso sabato era stato dichiarato che il manager non avrebbe potuto riprendere la sua attività lavorativa: le sue condizioni di salute erano ormai ritenute irreversibili per “complicazioni inattese durante la convalescenza”.
La nomina di Manley
Il CDA di FCA ha nominato Mike Manley nuovo amministratore delegato del Gruppo. La scelta è di andare avanti con il piano industriale presentato il 1° Giugno a Balocco, la parola d’ordine è continuità.
I primi appuntamenti di Manley
Il successore di Marchionne è già al lavoro: il primo appuntamento in agenda, dopo la rivoluzione al vertice, è stata la riunione al Lingotto, a Torino, lunedì. Martedì è stata la volta del GEC (Group Executive Council), l’organismo decisionale del gruppo, costituito dai responsabili dei settori operativi e da alcuni capi funzione e guidato dall’amministratore delegato. Mercoledì sono stati resi noti i conti del secondo trimestre 2018 di FCA, con l’annunciato azzeramento del debito. Il giorno successivo quelli di Cnh Industrial.
La presentazione dei conti di FCA
Nel giorno della morte di Sergio Marchionne, FCA ha annunciato l’azzeramento del debito e ha per la prima volta una liquidità netta di 500 milioni di euro. Confermato per il 2018 l’obiettivo di un utile netto adjusted di 5 miliardi. Rivisti invece i ricavi netti tra 115 e 118 miliardi di euro (la stima era di 125 miliardi di euro) e l’ebit adjusted a 7,5-8 miliardi di euro (era 8,7 miliardi di euro). La liquidità netta industriale è prevista a 3 miliardi di euro anziché 4 miliardi. L’utile netto adjusted è pari a 981 milioni di euro, in calo del 9% (stabile a parità di cambi di conversione) e un utile netto a 754 milioni di euro in diminuzione del 35% (-26% a parità di cambi di conversione).
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)