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Amati Lettori,
in questo passaggio dal mese di Luglio a quello di Agosto il tema del razzismo è tornato prepotentemente in voga. Forse dovremmo parlare più di “rischio razzismo”, poiché anche s’è vero che l’attenzione mediatica si sta concentrando su casi di violenza ai danni di persone di colore, l’allarme è troppo spesso scomodato.
Tutto fa brodo per parlare di fanta-politica: il problema c’è, ma bisogna metterlo a fuoco. Per esempio, il caso per eccellenza è quello dell’aggressione a Daisy Osakue, atleta della Nazionale azzurra, nata a Torino da genitori nigeriani, colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri. Subito si è parlato di “motivi razziali”, la stessa primatista italiana under 23 di lancio del disco ha affermato: “L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore. In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiate per una di loro. Secondo me mi hanno lanciato quell’uovo, in viso, da un’auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore”. Le sue parole sono state naturalmente riprese sia dalla stampa che dai politici. Tuttavia, a ben vedere, per i Carabinieri sono esclusi i motivi razziali: nei giorni scorsi erano già stati segnalati altri lanci di uova contro passanti. Certo, non consola pensare che si tratti di pura imbecillità, tuttavia è fondamentale chiamare le cose con il loro nome.
Nel frattempo, cioè mentre parliamo impropriamente di eventi che distolgono la nostra attenzione, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio ancora stanno a cincischiare, a differenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che è volato a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e discutere di sicurezza internazionale nei principali teatri quali il Mediterraneo, l’Iraq e l’Afghanistan, e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è in visita di Stato in Armenia – stretto alleato della Federazione Russa, che spera di sviluppare le relazioni anche con i Paesi occidentali – insieme al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.
C’è un’Italia distratta che rimbalza da fatto di cronaca in fatto di cronaca, e un’Italia che prende un aereo e parte nella speranza di ottenere più vantaggi in termini di cooperazione e sicurezza per il proprio Paese.
Cerchiamo di non lasciarci travolgere da ciò che sta nei “trending topic” e seguiamo il filo degli spostamenti delle persone che stanno in posizioni chiave dal punto di vista istituzionale.
Buona Settimana!
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)