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Amati Lettori,
siamo giunti alla metà del mese di Agosto e – al di là delle polemiche fumose di cui già abbiamo parlato – assistiamo a strategie e colpi atti a smuovere le acque nella speranza di creare nuovi equilibri.
Da un lato, abbiamo i ripetuti tentativi – da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini – di ristabilire ordine fra gli sbarchi dei migranti, bloccando i trafficanti di esseri umani. Per questo motivo, scrive il vicepremier su Twitter, l’Italia dice no alla nave Aquarius con 141 persone a bordo: “Proprietà tedesca, noleggiata da ONG francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. Può andare dove vuole, non in Italia! Stop trafficanti di esseri umani e complici, #portichiusi e #cuoriaperti”.
Dall’altro lato, in Turchia, assistiamo alla caduta libera della lira: venerdì ha perso in poche ore il 14 per cento rispetto al dollaro, portando il totale dall’inizio dell’anno ad oltre il 40 per cento. Il governo turco ha avviato un’indagine su 346 account social “che – secondo il ministro dell’Interno – hanno pubblicato contenuti che hanno provocato la crisi del cambio” lira-dollaro. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel frattempo, attribuisce il crollo ad un complotto internazionale: “Dollari, euro e oro sono ormai come proiettili, palle di cannone, e missili di una guerra economica scatenata contro il nostro Paese. Stanno tentando di fare col denaro ciò che non sono riusciti a fare con le provocazioni e il colpo di Stato. Risponderemo a chi ha iniziato una guerra commerciale contro il mondo intero, inclusa la Turchia, virando verso nuove alleanze”. Il riferimento, non molto velato, è agli Stati Uniti di Donald Trump.
Mentre guardiamo le stelle col naso all’insù, tutti noi pensiamo e cerchiamo d’individuare quelli che potrebbero essere i desideri da esprimere che riguardano i prossimi passi da compiere affinché prenda forma quello che è il nostro destino. Allo stesso modo, forse meno poeticamente, è quello che fanno – continuamente – i leader politici che governano un Paese. La speranza è che non prendano lucciole per lanterne e che, soprattutto, sappiano riconoscere la stella polare che guida la rotta anche nella notte più buia.
Buona Settimana!
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)