LA PROTESTA DEI “GILET GIALLI” IN FRANCIA. Il presidente Macron ha promesso una serie di misure sociali: “Il salario minimo aumenterà di 100 euro al mese dal 2019, le imprese paghino il premio a fine anno”. La Commissione UE vigilerà con attenzione

gilet gialli

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Le proteste dei “gilet gialli” in Francia hanno ottenuto alcune promesse da parte del presidente della Francia Emmanuel Macron.

Le parole di Macron

“Vedo uno stato di emergenza sociale ed economico della Francia: ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia, siamo apripista per noi e per gli altri. Non possiamo restare divisi. Attraversando questa crisi, riconcilieremo i francesi. Prenderò misure sociali già questa settimana”.

Le misure sociali promesse

Il salario minimo aumenterà di 100 euro al mese dal 2019. Inoltre, sarà annullata la contribuzione sociale generalizzata (CSG) per i pensionati che percepiscono meno di 2.000 euro al mese. Attualmente sono esentati solo i pensionati che guadagnano meno di 1.200 euro al mese. Ore di straordinario non tassate a partire dal 2019. Questa misura era stata attuata sotto il quinquennato di presidenza di Nicolas Sarkozy.

“Le imprese paghino il premio a fine anno” Durante il suo discorso televisivo, Macron ha anche chiesto “alle aziende che possono permetterselo di pagare un  premio di fine anno”. Sarà esentasse e senza oneri sociali.

I dirigenti di grandi imprese francesi dovranno versare le imposte in Francia e così pure i giganti che fanno profitti in Francia. “Tutti dobbiamo prenderci la nostra responsabilità, distribuire le ricchezze, essere più equilibrati dal punto di vista fiscale, in modo che sia garantita la giustizia sociale nel Paese, dobbiamo affrontare senza paura anche il tema della migrazione, tutti dovranno fare la propria parte”.

Oltre alle misure economiche, Macron ha annunciato di volere una legge elettorale che tenga in considerazione le schede bianche e di volere intavolare una discussione sul ruolo dei sindaci, la decentralizzazione e l’organizzazione dello Stato.

I costi delle misure

Olivier Dussopt, ministro della Funzione pubblica, ha comunicato che le misure annunciate da Macron costeranno 8-10 miliardi di euro. Il punto, ora, è capire se alla luce di questo la Francia potrà ancora rispettare la regola europea di un deficit pubblico inferiore al 3% del PIL. Inizialmente nel piano di bilancio francese, che deve essere adottato entro fine anno, il governo aveva previsto un deficit pari al 2,8% del PIL, in leggero aumento rispetto al 2018 (quando è atteso un deficit al 2,6%).

La vigilanza della Commissione UE

La Commissione europea “seguirà con attenzione l’impatto degli annunci fatti dal presidente” francese Emmanuel Macron sul deficit della Francia. L’ha detto il Commissario UE per l’Economia, Pierre Moscovici. “Siamo in contatto costante con le autorità francesi”, ha aggiunto Moscovici, dopo che Macron ha annunciato una serie di misure per rispondere alla crisi dei “gilet gialli”.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)