Tempo medio di lettura: 1 minuti
Roma, 28 Giugno 2023. Michelle Maria Causo viene uccisa a coltellate probabilmente da un coetaneo, chiusa in un sacco nero e trasportata in un carrello della spesa fino a dei bidoni della spazzatura.
Oggi si sono tenuti i funerali di Michelle. Solo in Italia, si verificano circa dieci femminicidi al mese. Sono troppe le vittime, troppe vite spezzate, famiglie distrutte, ma perché arrivare a tanto?
Capisco gli equivoci, le incomprensioni, le litigate. Ma perché uccidere? Perché togliere la vita a un altro essere umano? E soprattutto, in questo “brutto” mondo, come può un’adolescente come me fidarsi dei propri coetanei senza temere di vivere sulla propria pelle un simile caso di cronaca?
Forse, la spiegazione di tanta ferocia sta nel senso di superiorità e onnipotenza di certe persone, che – senza riflettere troppo – pensano di poter disporre del destino altrui.
Roberto Benigni in un celebre monologo diceva: “La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi, infatti non doveva essere calpestata. Non è uscita nemmeno dalla testa per essere superiore all’uomo ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere amata”. E sarebbe molto bello, oltre che giusto, vivere in un mondo che rispecchi questo pensiero.
Spero e voglio credere in un futuro in cui tutte le donne possano essere al sicuro, amate e rispettate dagli uomini. E se il futuro inizia col presente, cominciamo a starci accanto con umiltà e rispetto, il resto – poi – verrà da sé.
A cura di Mila Klimoska