LE ELEZIONI IN ITALIA. Fumate nere e schede bianche nella prima giornata per l’elezione dei vertici di Camera e Senato. Si spacca la coalizione di centro-destra: a Palazzo Madama la Lega vota Bernini anziché Romani, M5S l’appoggia

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Venerdì 23 Marzo si è tenuta la prima seduta delle nuove Camere, dedicata alla proclamazione degli eletti e all’elezione dei nuovi presidenti. Al Senato sono previsti al massimo due giorni: se dopo tre votazioni nessuno supera la maggioranza assoluta, si va al ballottaggio tra i due più votati. Alla Camera, invece, i tempi possono essere più lunghi: serve infatti la maggioranza dei due terzi nei primi tre scrutini, poi la maggioranza assoluta, e avanti così fino alla fumata bianca.

La presidenza della Camera

Venerdì 23 Marzo, tre le votazioni e altrettante le fumate nere per l’elezione del presidente della Camera. Le schede bianche sono state rispettivamente 592, 577 e 569. La seduta è stata aggiornata a sabato dalle ore 10:30.

La presidenza del Senato

Venerdì 23 Marzo, fumate nere anche al Senato. Prima votazione: 312 schede bianche. Seconda votazione: 255 bianche. Ma qui arriva la vera sorpresa della giornata: la Lega ha deciso di convergere sul nome di Anna Maria Bernini, senatrice di Forza Italia, che ha ottenuto 57 voti. Il presidente Napolitano ha quindi indetto per sabato dalle 10:30 la terza votazione.

Lo strappo nel centro-destra

Il primo giorno di votazioni per eleggere i presidenti delle Camere si è chiuso con un diluvio di schede bianche. Come prevedibile, la coalizione di centro-destra inizia a scricchiolare: a Palazzo Madama, infatti, il voto della Lega è andato alla senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini e non al candidato ufficiale, Paolo Romani.

Le dichiarazioni di Berlusconi

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha parlato di “atto ostile” e ha chiamato a raccolta i suoi, Bernini compresa. Nella stessa serata di venerdì la senatrice, con un tweet, si è detta “indisponibile” ad essere candidata di altri senza il supporto del suo partito. Da parte dell’ex premier non c’è alcun dubbio sulla stima che nutre nei confronti di Anna Maria Bernini, e Berlusconi l’avrebbe ribadito anche nell’incontro con la senatrice a cui però avrebbe detto di non poter sostenere la sua corsa: non possiamo accettare candidature scelte da altri né diktat. “I voti al Senato ad Anna Maria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centro-destra e dall’altro smaschera il progetto per un governo Lega/M5S”, accusa l’ex Cavaliere.

Le dichiarazioni di Di Maio

Il Movimento 5 Stelle, dopo aver ribadito il no a Paolo Romani – candidato “ufficiale” del centro-destra – perché indagato, ha aperto alla senatrice di Forza Italia. Per la presidenza del Senato il Movimento è disponibile a sostenere l’esponente di Forza Italia Anna Maria Bernini “o un profilo simile”, ha scritto Luigi di Maio su Twitter.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)