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Che cosa significa, esattamente, essere perdutamente innamorati? E di chi è la colpa, se capita? Mia? Tua? Nostra?
“È colpa mia?” è il titolo del primo romanzo (per ora l’unico ad essere stato tradotto in italiano) della trilogia scritta dalla scrittrice trentenne argentina Mercedes Ron, dal quale è stato tratto anche un film che sta riscuotendo successo soprattutto fra il pubblico adolescenziale: è una storia avvincente che indaga temi talvolta ritenuti banali dal mondo degli adulti, ma per i ragazzi e le ragazze è importante capire come certe azioni possano arrecare danno a qualcuno non solo a livello fisico ma anche e soprattutto in senso psicologico.
La trama
Noah, una ragazzina di 17 anni, è costretta a seguire sua madre per il volere di quest’ultima di cambiare vita e – di conseguenza – città, casa e marito. La vita che aspetta Noah a Los Angeles è costituita da una sontuosa villa, vestiti costosi, scuole private e feste in piscina, ma tutto ciò non le interessa. Ad attenderla, però, c’è anche Nicholas: il suo nuovo fratellastro, quello che si ritiene essere il classico “figlio perfetto” che tuttavia nasconde un lato oscuro.
Nick e Noah non potrebbero essere più diversi, eppure – a causa di una irrefrenabile passione – i due si ritrovano a sconvolgere l’uno l’esistenza dell’altra. Stare vicino a Nicholas ha un prezzo da pagare, e per Noah si tratta di affrontare i demoni del suo passato mettendo a rischio la sua stessa vita.
La domanda che costituisce il titolo del romanzo è quella che si pongono i protagonisti nel corso della vicenda, dopo una sequenza di errori commessi sia dall’uno che dall’altra. Entrambi ammettono di essere “colpevoli”, e la “colpa” che hanno è semplicemente quella di amarsi.
Il senso di quello che leggiamo
Ho deciso di recensire e consigliare questo libro essenzialmente per due motivi: il primo è perché tratta il tema dei primi amori, quelli che io stessa adolescente sto imparando a conoscere provando emozioni completamente nuove e sconosciute, che vengono descritte nel romanzo mostrando quanto sia normale e naturale amare; il secondo riguarda il tema di riuscire ad affrontare il passato e i demoni che ne fanno parte.
Non per tutti è facile voltare pagina, spesso si rimane aggrappati ad un ricordo, bello o brutto che sia, e ci si sente intrappolati. Oppure, semplicemente, a volte pensiamo che rimanere ancorati al passato sia la nostra punizione, credendo di conseguenza di non meritare la possibilità di costruirci una nuova vita e di viverla a pieno nel modo migliore.
A cura di Martina Stella