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Un drone F-16 iraniano, che partecipava all’azione in Siria, è stato intercettato e abbattuto sabato intorno alle 4:30 dall’aviazione di Israele, precipitando nei pressi del villaggio israeliano di Harduf, nella Bassa Galilea.
Le parole di Netanyahu
Sale la tensione al confine fra Israele e Siria. Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato: “L’Iran ha violato la nostra sovranità. È nostro diritto-dovere difenderci e continueremo a farlo. Israele desidera la pace, ma sapremo difenderci con determinazione di fronte ad ogni tentativo dell’Iran di mettere basi in Siria e altrove”. Netanyahu ha anche detto di aver parlato sia con il presidente russo Vladimir Putin sia con il segretario di Stato statunitense Rex Tillerson e ha spiegato che il coordinamento con l’esercito russo continuerà.
Le parole dell’ambasciatore israeliano a Mosca
Così Gabi Siboni, ex colonnello dell’esercito israeliano e consulente dell’Institute for national strategic studies di Tel Aviv: “Le azioni di Hezbollah e di milizie filo iraniane nel sud della Siria devono essere fermate. L’ammontare delle forze che potremmo impiegare nella prossima guerra in Libano non è paragonabile a quelle messe in campo nel 2006. Ci sono circa 200 villaggi nel sud del Libano, che vengono usati come base di lancio dei missili di Hezbollah. Li colpiremo tutti quanti, se necessario”.
Le parole del Ministero degli Esteri russo
Mosca esprime preoccupazione per l’escalation tra Israele e Iran. “Chiediamo a tutte le parti coinvolte moderazione e di evitare qualunque azione che possa aggravare la situazione”, ha riferito il Ministero degli Esteri russo in una nota. “Consideriamo assolutamente necessario rispettare la sovranità e l’integrità territoriale della Siria e degli altri paesi della regione”.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)