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Il presidente cinese Xi Jinping è stato eletto per un secondo mandato al vertice della Repubblica popolare dal 13° Congresso nazionale del popolo, carica che potrebbe mantenere a vita dopo la rimozione dalla Costituzione del limite dei due mandati. Xi è stato anche confermato a capo della potente Commissione centrale militare. In questo modo, il leader cinese mantiene la “trinità”: segreteria generale del Partito comunista, presidenza della Repubblica e presidenza della Commissione centrale militare.
La carica a vita per il presidente cinese
Il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, ha ottenuto la possibilità di restare in carica a vita, con l’abolizione del vincolo dei due mandati quinquennali finora previsto dalla Costituzione. Il voto plebiscitario del Parlamento di Pechino (2.958 favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti) dà quindi la possibilità all’attuale leader cinese, 64 anni, di restare a capo del Paese anche dopo la scadenza del suo attuale mandato, prevista per il 2023.
La modifica alla carta costituzionale cinese era stata proposta il mese scorso da parte del Partito comunista cinese al potere, e non ci sono mai stati grandi dubbi sul fatto che il Parlamento l’avrebbe approvata: la riforma elimina il sistema avviato dall’ex leader Deng Xiaoping, nel 1982, per evitare il ritorno ai sanguinosi eccessi di una dittatura senza limiti di mandato, come quelli attuati da Mao Zedong durante la Rivoluzione culturale, tra il 1966 e il 1976.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)