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Silvio Berlusconi rispolvera la scrivania del salotto di “Porta a Porta”, complice Bruno Vespa, e dopo 17 anni dal “patto con gli italiani” – siglato l’8 Maggio 2001, 5 giorni prima delle politiche – firma quello che è stato ribattezzato come il “patto di San Valentino”.
Nel 2001 il Cavaliere, da presidente del Consiglio, promise un milione di posti di lavoro. Oggi, nel 2018, a meno di 20 giorni dalle elezioni del 4 Marzo, prende l’impegno che entro fine legislatura il tasso di disoccupazione sarà sotto la media europea che è attualmente del 8,7 per cento.
Il testo del Patto
“Io, Silvio Berlusconi, nella mia vita ho creato da imprenditore decine di migliaia di posti di lavoro e da Presidente del Consiglio oltre un milione e mezzo di posti di lavoro. Oggi il tasso di disoccupazione in Italia tocca quasi l’undici percento, quello della disoccupazione giovanile il 32,3 percento, un giovane su tre non lavora. Al Sud, addirittura, per un giovane su due il lavoro è u miraggio, un’utopia. Non basta: tre milioni di giovani, sfiduciati, non studiano e non cercano nemmeno più un lavoro. Di fronte a questa situazione drammatica, aggravata da una immigrazione che i governi non eletti dal popolo non hanno saputo controllare, un uomo del fare come me sente il dovere assoluto – ancora una volta – di mettersi totalmente a disposizione del suo Paese. Per questo, dopo la vittoria del centro-destra alle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, al fianco del Presidente del Consiglio, il mio lavoro sarà creare posti di lavoro. Ho un obiettivo: portare, entro la fine della legislatura, il tasso di disoccupazione sotto la media europea (8,7%). In fede, Silvio Berlusconi”.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)