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Ore d’impotente attesa e angoscia, nella sera del lunedì della Settimana Santa, di fronte a un simbolo di Parigi, della Francia e della cristianità che andava in fumo di fronte agli occhi increduli del mondo.
Poi l’annuncio del corpo dei vigili del fuoco: “La struttura è salva: quel che resta di Notre-Dame non crollerà”. “L’incendio è completamente sotto controllo. È parzialmente estinto e ci sono delle fiamme residuali da domare”, ha detto il portavoce della polizia Gabriel Plus.
Le fiamme hanno aggredito e divorato le antiche e preziose strutture lignee della cattedrale che non sarà mai più quella di prima: la guglia è crollata, almeno due terzi del tetto non ci sono più, e poi ci sarà da fare l’inventario delle opere d’arte e degli oggetti sacri che sono andati distrutti e di quelli che si sono salvati.
Le parole di Macron
“Noi, tutti insieme, salveremo questa cattedrale. Il progetto che abbiamo per i prossimi anni comincerà subito, domani. Ci sarà un appello nazionale ai più grandi talenti, verranno qui e daranno il loro contributo. La ricostruiremo, se lo aspettano i francesi da noi, la nostra storia lo merita”. L’ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. “Mi impegno, da domani lanceremo una raccolta fondi, anche Oltralpe. Lanceremo un appello affinché i grandi talenti vengano a ricostruire la cattedrale”.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)