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Un tempo la reputazione era soltanto o buona o cattiva, e quando si rischiava una cattiva reputazione si arrivava a riscattarla col suicidio o col delitto d’onore. Naturalmente tutti aspiravano ad avere una buona reputazione. Ma da tempo il concetto di reputazione ha ceduto il posto a quello di notorietà. Conta essere “riconosciuto” dai propri simili, ma non nel senso del riconoscimento come stima o premio, bensì in quello più banale per cui, vedendoti per strada, gli altri possano dire “guarda, è proprio lui”. Il valore predominante è diventato l’apparire.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)