LA FOLLIA DELLA SPARATORIA A MACERATA. Strage aggravata dalle finalità di razzismo è l’accusa nei confronti del 28enne neofascista Luca Traini, che ha ferito a colpi di pistola sei africani. La causa scatenante sarebbe l’omicidio di Pamela

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Sparatoria nella tarda mattinata di sabato nel pieno centro di Macerata. Cinque uomini e una donna, tutti africani provenienti da Mali, Ghana e Nigeria, di età compresa tra i 22 e i 35 anni, sono rimasti feriti. A sparare, il neofascista Luca Traini, 28 anni e incensurato, candidato della Lega alle elezioni comunali del 2017 a Corridonia, vicino Macerata. Quando è stato bloccato dai Carabinieri in piazza della Vittoria, Traini è stato trovato in possesso di una pistola e ha ammesso le proprie responsabilità. È sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento ai Caduti. Si è poi girato verso la piazza e ha fatto il saluto fascista.

L’accusa

Strage aggravata dalle finalità di razzismo è  l’accusa formulata dalla procura di Macerata. A Traini sono stati contestati anche porto abusivo di armi ed altri reati. Traini è in isolamento nel carcere di Montacuto, lo stesso in cui si trova rinchiuso Innocent Oseghale, il nigeriano 29enne accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza romana il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato chiuso in due trolley.

La causa scatenante

Sarebbe stato proprio quel brutale omicidio a scatenare la rabbia di Traini, che voleva vendicare la giovane. L’omicidio di Pamela è stato la “causa scatenante” per Luca Traini: l’avrebbe affermato lui stesso con gli inquirenti. Dopo essere stato arrestato Traini ha reso infatti ampie dichiarazioni spontanee. Fra Traini e Pamela non sono tuttavia emersi rapporti diretti di alcun tipo. Una copia del Mein Kampf, una bandiera con la croce celtica e altre pubblicazioni riconducibili all’estrema destra sono stati sequestrati dai Carabinieri a Tolentino, a casa della madre di Luca Traini. Gli investigatori hanno anche sequestrato i computer dell’uomo per verificare se vi siano elementi utili alle indagini anche se, spiegano, i fatti sembrano abbastanza chiari: Traini avrebbe maturato l’intenzione di compiere la strage negli ultimi giorni, subito dopo l’assassinio di Pamela.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)