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È morto a 80 anni l’astronauta Bruce McCandless, il primo uomo a fluttuare nello Spazio senza essere attaccato a una navicella. A darne l’annuncio è stata la NASA, che non ha fornito alcun dettaglio sulle cause.
Era il 1984 quando compì la storica impresa e la sua sua foto lasciò il mondo a bocca aperta. Con un propulsore, l’astronauta si spostò di oltre 100 metri dalla navicella Challenger, esperienza che ricordò come “sensazione meravigliosa”: “Può essere stato un piccolo passo per Neil Armstrong, ma per me è un gran salto meraviglioso”.
Nato a Boston, in Massachusetts, McCandless frequentò la scuola a Long Beach, in California, e poi si diplomò all’Accademia navale di Annapolis in Maryland, dove fu compagno di classe dell’attuale senatore repubblicano John McCain. Ebbe una lunga carriera alla NASA e nel 1969, quando lavorò al centro di controllo a Houston per la missione Apollo 11 della passeggiata sulla Luna, fu lui l’operatore al quale Neil Armstrong, il primo astronauta a mettere piede sulla Luna, commentò l’impresa con le famose parole “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”.
McCandless, capitano della Marina USA in pensione, ha trascorso nello Spazio oltre 312 ore. Fu uno dei 19 astronauti selezionati dalla NASA ad Aprile del 1966 e volò su due missioni di shuttle, nel 1984 e nel 1990. Fu proprio durante la missione del 1984 che diventò il primo astronauta a fluttuare nello Spazio senza essere legato alla navicella, utilizzando la Manned Maneuvering Unit (MMU).
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)