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Chris Froome, il campione del ciclismo britannico e mondiale, è stato trovato positivo a un test antidoping a un controllo durante la Vuelta e ora potrebbe essere privato del titolo.
In un campione di urina sono stati trovati quantità superiori al massimo consentito di un farmaco per l’asma, il salbutamolo, in un test del 20 Settembre. Secondo le regole dell’Agenzia antidoping mondiale, ai ciclisti è consentito un livello di 1.000 nanogrammi per millilitro, mentre il ciclista è risultato averne un quantitativo doppio.
La nota diffusa da Froome è lapidaria: “È noto che ho l’asma e so esattamente quali sono le regole. Uso un inalatore per gestire i miei sintomi e so che vengo testato ogni giorno quando indosso la maglia del leader di una corsa. La mia asma è peggiorata alla Vuelta, quindi ho seguito il consiglio del medico di squadra di aumentare il dosaggio. Come sempre, ho fatto massima attenzione a non usare più dei limiti consentiti. Considero con grande serietà la mia leadership in uno sport. L’UCI (Unione Ciclistica internazionale) ha assolutamente ragione di esaminare i risultati dei test e, insieme al team, fornirò qualsiasi informazione richiesta”.
Ora però il britannico rischia di perdere il titolo e non solo: se sospeso, Froome potrebbe dover saltare il Giro d’Italia e anche il Tour de France.
Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)