L’ACCORDO DI APPLE CON L’IRLANDA. Le presunte imposte non pagate, pari a 13 miliardi di euro, saranno versate dal primo trimestre 2018 attraverso un conto di garanzia. Lì il denaro sarà conservato in attesa della sentenza della Corte Europea

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Apple e Irlanda hanno raggiunto un accordo di principio per il pagamento delle presunte tasse – 13 miliardi di euro – non versate a Dublino. L’ha  annunciato il ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, in vista di un incontro con la commissaria per la Competizione UE, Margrethe Vestager.

La decisione della Commissione europea

La decisione della Commissione europea risale alla fine di Agosto del 2016: Apple doveva pagare all’Irlanda 13 miliardi di tasse in un periodo che va dal 2003 al 2014. Imposte non versate grazie a un sistema di aliquote vantaggiose concesse dal Paese grazie ad accordi fiscali. Non era però negli interessi né dell’uno né dell’altro soddisfare la richiesta, e infatti un anno e quattro mesi dopo di questi soldi ancora non c’è traccia nonostante la Commissione avesse imposto la data del 3 Gennaio 2017 come limite di tempo.

La decisione dell’Antitrust

Ad Ottobre 2017 l’Antitrust ha deciso di deferire l’Irlanda alla Corte di Giustizia europea, poiché non ha rispettato una decisione presa a livello comunitario, ma che le parti in causa giudicano come “punizione ingiusta”: il favorevole regime fiscale di cui Apple ha goduto in Irlanda, è ritenuto un “aiuto di Stato” concesso dal governo locale ma espressamente proibito dalle norme comunitarie.

L’accordo Apple-Irlanda

Le imposte saranno raccolte a partire dal primo trimestre del 2018 – oltre un anno dopo la scadenza  fissata originariamente dalla Commissione europea – e versate attraverso un conto di garanzia. Lì il denaro sarà conservato in attesa della sentenza della Corte Europea, a cui entrambe le parti in causa si sono rivolte facendo ricorso contro la sanzione a nove zeri: se i giudici daranno ragione all’Antitrust il fondo sarà “liberato” e la società salderà quindi il suo debito.

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Stefania Barcella
Giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti della Lombardia (IT)